5 parole sui social media che devi assolutamente conoscere

Quanto pensi di saperne sul linguaggio dei social media?

Ormai è chiaro: per lavorare sui social media serve originalità, creatività ma anche padronanza, forse la caratteristica principale per avere un’occhio sempre sul pezzo. Per questo, in un panorama in cui tutti producono contenuti e parlano di argomenti spesso simili, distinguersi è diventata una vera sfida.

Per affrontarla al meglio, però, possiamo imparare a padroneggiare il linguaggio giusto.
Ecco perché oggi vogliamo svelarti 5 parole sui social media che devi assolutamente conoscere.

Pronto a diventare un vero esperto? 🧑‍🏫​
Iniziamo!

Engagement

Probabilmente l’hai sentito spesso nominare e questo è dovuto al fatto che è un fattore da tenere in considerazione per crescita dei propri profili! Tra le 5 parole sui social media che devi assolutamente conoscere c’è engagement.

Sai di cosa si tratta?

Questo termine si riferisce al grado di interazione che gli utenti hanno con i contenuti. Queste interazioni possono includere like, commenti, condivisioni, salvataggi, visualizzazioni e altre azioni simili. L’engagement quindi non è solo una percentuale ma un vero e proprio indicatore di quanto i tuoi contenuti siano in grado di suscitare una reazione o di generare un legame emotivo con il pubblico.

5 parole sui social media: engagement

Perché è importante?

Un contenuto o un profilo che presenta un alto livello di engagement suggerisce che gli utenti trovano valore, intrattenimento o utilità in ciò che stai condividendo. Più le persone interagiscono con i tuoi post, più il tuo contenuto verrà (probabilmente) visto da un pubblico ampio: questo grazie agli algoritmi delle piattaforme che tendono a premiare i contenuti con un buon engagement.

Ma lo sappiamo, la viralità non è mai assicurata.

Un tool che ti consigliamo per analizzare l’engagement rate della tua pagina o dei tuoi contenuti è NotJustAnalytics.

Insight

Un’altra delle 5 parole sui social media che devi assolutamente conoscere è insight. Spesso se ne ribadisce l’importanza: gli insights rappresentano le fondamenta di ogni strategia di marketing.

Ma sai davvero cosa sono e come si trovano?

Letteralmente, insight significa “visione interna”, ma in realtà è molto di più: si tratta di intuizioni e osservazioni che ti permettono di guardare la situazione dal punto di vista del tuo pubblico. Trovare un insight significa mettersi nei panni dei propri utenti, entrare nella loro quotidianità, capire cosa li motiva, cosa desiderano e cosa li frustra. In poche parole, è un lavoro da piccoli investigatori.

Facile? Purtroppo no

Per individuare insight utili serve attenzione, sensibilità e soprattutto un’analisi accurata dei dati (se vuoi a questo link trovi un articolo del nostro blog per approfondire questo tipo di analisi). E no, non parliamo solo di numeri, tabelle e grafici, ma anche (e soprattutto) di parole: recensioni, commenti, conversazioni online. È lì che si nascondono le informazioni più preziose.

Il trucco è farsi sempre le domande giuste: Perché ha detto questo? Cosa c’è dietro? Quale bisogno sta emergendo?

Solo conoscendo davvero il proprio pubblico, i brand possono creare contenuti (e offerte) che facciano davvero la differenza nel mercato.

Brand voice

Copertina Brand Voice

Lo avevi già intuito?

Brand voice fa parte delle 5 parole del content marketing che devi conoscere assolutamente

La brand voice è l’insieme delle caratteristiche comunicative che esprimono la personalità e l’identità verbale di un brand. Hai presente quando senti qualcuno parlare e lo riconosci subito dalla voce, anche senza vederlo? Ecco, con i marchi succede la stessa cosa: la brand voice contribuisce all’immediato riconoscimento dei brand da parte del pubblico target.

Questa voce si manifesta ovunque: dalle newsletter al sito, dai post social e alle campagne pubblicitarie. Ma non si tratta solo di scegliere le parole giuste o il tono più adatto: è una questione di coerenza e autenticità.

Per questo motivo è fondamentale scegliere la brand voice tenendo in considerazione:

  • la personalità del brand
  • i valori che sostiene
  • il pubblico target

Probabilmente a questo punto ti starai domandando: “cosa cambia tra brand voice e tone of voice?”

Ottima domanda, e la risposta è più semplice di quanto sembri:

  • La brand voice è una scelta strategica compiuta in fase di branding, pensata per essere coerente nel tempo e riconoscibile in ogni contenuto. 
  • Il tone of voice, invece, è una scelta più tattica che dipende dal contesto, dalla piattaforma o dal tipo di messaggio. In pratica, è il “modo” in cui la brand voice si esprime di volta in volta.

Pensala così: la brand voice è chi sei, il ToV è come parli in situazioni diverse.

Reach

Altro termine fondamentale per chi lavora con i social media è Reach. Spesso questo viene confuso con il termine impression, ma vediamo in cosa si differenza.

La reach si riferisce al numero totale di persone che hanno visto un contenuto, indipendentemente dal fatto che abbiano interagito con esso. In altre parole, misura quante persone ha raggiunto un contenuto ed è quindi un indicatore utile per capire la diffusione di un post o di una campagna.

La reach si differenzia dall’impression perché non conteggia le visualizzazioni multiple da parte della stessa persona. Ad esempio, se una persona vede un tuo post tre volte, la reach sarà comunque una sola, ma le impression saranno tre.

Facciamo un esempio:

Immagina di pubblicare un post su Instagram per promuovere un nuovo prodotto di bellezza. Ipotizziamo che il post venga visto da:

  • 500 persone che già ti seguono;
  • 200 persone che non ti seguono, ma che vedono il post perché è stato condiviso dai tuoi follower;
  • 100 persone che vedono il post grazie a un hashtag popolare;

La reach totale sarà di 800 persone. Questo indica che il post è riuscito a raggiungere un totale di 800 utenti diversi.

​Come aumentare la reach?

Ovviamente nessuna certezza ma possiamo darti dei consigli per cercare di aumentare questa metrica. In particolare potresti:

  • Utilizzare gli hashtag giusti per aumentare la visibilità;
  • Sponsorizzare i post tramite gli ads sui social per raggiungere persone al di fuori dell’audience organica.
  • Collaborare con altri account o influencer per raggiungere, invece, audience nuove.

UGC (User Generated Content)

Hai presente i contenuti creati dai brand? Ecco, qui parliamo dei contenuti creati da chi segue quel brand e quindi dagli utenti. Il temrine User Generated Content rientra a pieno nelle 5 parole sui social media che devi conoscere! Vediamo nello specifico cosa sono.

L’UGC, come già accennato, è una forma di contenuto (in qualsiasi formato) che proviene direttamente dal pubblico, anziché essere creato dal brand stesso. Esso è percepito come più autentico e credibile rispetto alla pubblicità tradizionale, perché gli utenti tendono a fidarsi maggiormente delle opinioni di altri consumatori, di chi ha avuto un’esperienza diretta con il brand insomma.

Ma oltre questo c’è di più…

I contenuti UGC non solo sono più autentici e credibili ma riescono anche a creare una connessione con il brand stesso. In altre parole, l’utente che decide di registrare e postare la propria testimonianza (o scattare e pubblicare una foto di un determinato prodotto) non solo si sente più vicino al brand stesso ma potrebbe diventare parte di quel brand. Come? Attraverso dei programmi e dei riconoscimenti che prevedono la possibilità di diventare ambassador.

Insomma, sono dei contenuti semplici, ma non da sottovalutare per niente!

Qui un esempio di UGC:

Credit: ugc.anais

Conclusione

Ormai siamo arrivati alla fine di questo articolo. Quante di queste parole conoscevi già?

In ogni caso, ora hai qualche strumento in più per brillare la prossima volta che ti ritrovi nella prossima conversazione! 🌟​

Dopo aver letto l’articolo vogliamo metterti alla prova attraverso delle semplici e breve domande sulle parole dei social media per farti rendere conto di quanti concetti hai memorizzato. PS: non sbirciare le risposte 👀

  • Tra le interazioni di cui tiene conto l’engagement rientrano anche i salvataggi di un post?
  • Che tipo di domande devi porti per far emergere degli insight utili?
  • La Brand Voice è pensata per essere coerente nel tempo e riconoscibile in ogni contenuto. Vero o falso?
  • Cosa vuol dire l’acronimo UGC?

Qui di seguito trovi le risposte:

  • Si, le interazioni possono includere like, commenti, condivisioni, salvataggi, visualizzazioni e altre azioni simili.
  • Per raccogliere insights utili sarebbe sempre bene chiedersi: Perché ha detto questo? Cosa c’è dietro? Quale bisogno sta emergendo?
  • Vero, questa scelta si compie in fase di branding.
  • L’acronimo UGC sta per User Generated Content.

Ci leggiamo al prossimo articolo ☕️