Calendario editoriale: 6 errori da non fare

ALT! Conosci la differenza tra calendario editoriale e piano editoriale? In questo articolo parleremo del primo, nello specifico dei 6 errori da evitare quando si realizza un calendario editoriale. Ma non preoccuparti, sarà tutto più chiaro più avanti (tratteremo anche la differenza tra piano e calendario editoriale, sì).

Nel mondo del content marketing, il calendario editoriale è uno strumento fondamentale per organizzare il lavoro quotidiano, mettere in pratica la strategia creativa e organizzare una presenta online coerente.

Prendi appunti, segnati questi errori da NON fare ma prima…un po’ di contesto 🙂

Il calendario editoriale è uno degli strumenti fondamentali per chi lavora con i social media. Infatti, serve per pianificare e organizzare efficacemente la pubblicazione dei contenuti. Proprio come una roadmap, il calendario editoriale contiene al suo interno il giorno e il luogo dove il contenuto verrà pubblicato. Ma non solo: il copy con gli hashtag, un collegamento al contenuto da scaricare e tutto ciò che si ritiene utile per facilitare il lavoro e dimezzare i tempi.

Il calendario editoriale può essere organizzato su base settimanale, mensile o semestrale a seconda delle esigenze. Ma soprattutto deve rispettare una regola ben precisa: la flessibilità.

Proprio così: organizzazione e flessibilità. No, non è un controsenso ma ciò che avviene in un mondo digitale sempre connesso e dinamico. L’organizzazione ci permette di essere aperti e flessibili agli imprevisti, ovvero eventi mondiali che meritano attenzione o trend del momento. Possiamo definire il calendario editoriale “fluido” perché adatta la programmazione agli eventi straordinari e sfrutta questi momenti per rendere la strategia dei contenuti ancora più efficace.

Calendario editoriale

Differenza tra piano e calendario editoriale

E ora arriva il bello: sottolineare la differenza tra piano e calendario editoriale. I due sono strumenti complementari ma che hanno funzioni completamente diverse tra loro.

Il piano editoriale è l’insieme di tematiche, contenuti e formati che si intende produrre su determinati canali social. Fa parte della fase strategia che precede la creazione del calendario editoriale. In questa fase si fissano gli obiettivi di marketing (e proprio per questo ha una durata di mediolungo termine), si analizza il contesto e i competitor, si delinea il target di riferimento da coinvolgere, i temi e le categorie di contenuto da trattare e tutte quelle informazioni che rendono la strategia efficace.

Quindi il piano editoriale serve a definire cosa vuoi comunicare, a chi, perché e in che modo, ovvero con quale tone of voice vorrai produrre i tuoi contenuti.

Il calendario editoriale, invece, traduce in azione la strategia pensata. Definisce il dove e quando, distribuendo i contenuti in modo coerente evitando sovrapposizioni di argomenti.

Quindi il calendario editoriale delinea la pianificazione temporale specifica dei post, articoli o campagne; la cadenza di pubblicazione sui diversi canali (social, blog, newsletter); le scadenze per la creazione e l’approvazione dei contenuti; gli eventi stagionali o ricorrenze che influenzano il calendario.

Tutto chiaro? Il piano editoriale è la mente e il calendario editoriale il braccio. Il primo spiana la strada da seguire, il secondo si accerta che ogni singolo passo sia preciso e sincronizzato con la strategia delineata.

Calendario editoriale: 6 errori da non fare

1) NON CREARE UN PIANO EDITORIALE

Ormai è chiaro, no? Senza la strategia, e quindi senza piano editoriale, non esiste un calendario editoriale.
Non si possono organizzare contenuti senza prima averli creati ma soprattutto pensati seguendo una logica e degli obiettivi ben precisi da raggiungere. Prima di rispondere alle domande: “quando pubblicare?” e “come?” ce ne sono tante altre che solo un piano editoriale può gestire e rispondere.

Cosa vuoi ottenere con i tuoi contenuti?
A chi ti vuoi rivolgere?
Quali saranno i tuoi argomenti?
Dove pubblicherai i tuoi contenuti?

Ecco perché senza queste risposte, e quindi senza un piano editoriale ben definito, non esisterebbe il calendario editoriale. Tutto chiaro adesso?

2) NON USARE GLI STRUMENTI GIUSTI

Dopo aver impostato la strategia e creato contenuti di tipologie diverse (questo aiuterà a valorizzare il brand e a incrementare l’engagement dell’utente) è il momento di organizzare il materiale utilizzando gli strumenti giusti così da risparmiare tempo e valorizzare ogni singolo contenuto.

Google Fogli è il primo strumento che viene in mente quando parliamo di Calendario Editoriale. Semplice e intuitivo. Se sei alle prime armi in questo mondo ricco di contenuti social, questo strumento ti aiuterà. Infatti, potrai creare colonne con le informazioni importanti (status del contenuto, data, giorno della settimana, titolo del contenuto…) ma soprattutto potrai condividere il lavoro, in tempo reale, con i tuoi colleghi.

Trello, invece, ti permette di organizzare il tuo lavoro in bacheche virtuali. Quindi se ami l’ordine visivo, questo tool è perfetto per te. All’interno delle bacheche potrai creare delle liste che rappresenteranno le fasi del tuo progetto (da fare, in corso, completato) e delle schede ovvero i singoli task o attività da fare.

Notion, per ultimo ma non per importanza. Lo inseriamo come terzo perché è lo strumento più complesso ma anche il più completo. Quindi sarai tu a scegliere il tool adatto a te in base alla tua esperienza. La caratteristica principale di Notion è l’uso di blocchi. Ogni elemento, infatti, è un blocco che può essere duplicato e spostato ovunque sulla dashboard. In ogni blocco puoi aggiungere immagini, testo, tabelle e molto altro ancora.

3) NON FARE AUDIT DEI CONTENUTI E DELLE PIATTAFORME

Analizzare i contenuti già esistenti e le piattaforme social scelte è una delle attività principali da fare prima di creare un calendario editoriale. Non farlo vuol dire non tenere in considerazione l’interesse del pubblico. Ora ti spieghiamo meglio.

L’analisi delle piattaforme social in uso ti consente di raccogliere, analizzare e interpretare informazioni utili, misurare il successo delle campagne e prendere decisioni più precise. In questo modo, infatti, comprenderai al meglio il comportamento degli utenti (quali contenuti riscuotono più successo?) e riuscirai a identificare le tendenze (quali sono gli argomenti che riscuotono più successo online?).

L’analisi dei contenuti già pubblicati, invece, ti aiuterà a capire quali temi e formati hanno performato meglio e su quale canale specifico. In questo modo potrai modificare, eliminare o migliorare i contenuti riadattandoli a una strategia più coerente con i gusti del tuo pubblico di riferimento.

4) NON ESSERE FLESSIBILE

Tra i 6 errori da non fare durante la creazione di un calendario editoriale, uno è sicuramente quello di non essere flessibile. La flessibilità, come abbiamo già detto nei paragrafi precedenti, è una delle caratteristiche fondamentali di un calendario. In questo modo riuscirai a vivere i social rimanendo al passo con i tempi ma soprattutto riuscirai a emergere dalla marasma di contenuti presenti online.

Lavorare con i social, infatti, vuol dire essere sempre aggiornati su trend e attualitĂ . Di conseguenza, bisogna essere sempre pronti a modificare il calendario e trattare un argomento imprevisto ma in tendenza.

Quindi, ti chiederai: “e perché allora creare un calendario editoriale?”. Grazie a un’organizzazione solida riuscirai a essere flessibile e rispondere agli eventi imprevisti. Quindi quando crei il tuo calendario editoriale, lascia sempre uno slot per contenuti “last minute”.

5) NON SFRUTTARE LE RICORRENZE

Le ricorrenze sono un ottimo strumento per creare contenuti aggiornati e di tendenza che attirano l’attenzione del tuo pubblico. Un esempio? Le festività tradizionali e le giornate internazionali (dai un’occhiata al nostro post su Instagram. Abbiamo raccolto tutte le date di giugno).

Ma attenzione: non inserire nel calendario editoriale tutte le date a disposizione ma solo quelle più in linea e coerenti con il proprio brand. Crea un calendario mensile o annuale con tutte le ricorrenze più importanti così da sincronizzarlo con il calendario editoriale.

6) NON MONITORARE I RISULTATI OTTENUTI

Proprio così: non monitorare i risultati ottenuti è un errore gravissimo!
Qualunque cosa tu faccia sui social, c’è solo una parola d’ordine da usare: MONITORARE.

Strumenti come Business Suite di META, la dashboard per professionisti di Instagram e TikTok Studio con una panoramica completa su tutte le voci piĂą importanti per i tuoi contenuti e per il tuo profilo in generale, ti aiutano ad analizzare il gradimento del pubblico.

Quante persone hanno visto il tuo contenuto?
Perché un contenuto è piaciuto particolarmente rispetto a un altro?
Quanti click sul link ha ricevuto quel post?

E ancora e ancora. Tutte le risposte alle tue domande le trovi proprio sulle piattaforme e ti serviranno per modificare o migliorare la strategia.

Conclusione

Se hai letto l’articolo fino a qui vuol dire che adesso hai imparato quali sono i 6 errori da non fare quando crei un calendario editoriale. Ricorda: sia che tu lavori in un’agenzia di comunicazione o che sia freelance, l’organizzazione è alla base del tuo lavoro con i social.

Pianifica, monitora e adatta per raggiungere il tuo pubblico di riferimento.