Email marketing automation: 5 flussi utili per ogni e-commerce

Quali sono i flussi migliori per l’email marketing automation?

1I migliori flussi per l’email marketing automation sono: Email di benvenuto + Nurturing, Recupero del carrello abbandonato, Follow-up Post-acquisto & Richiesta feedback, Compleanni & Anniversari, Campagne di Re-engagement & Winback.

Che cos’è l’email marketing automation e perché è importante?

L’email marketing automation è un sistema che ti permette di inviare automaticamente messaggi personalizzati in base alle azioni dei tuoi utenti: quando si iscrivono, abbandonano il carrello, acquistano, tornano sul sito o smettono di interagire, senza lavoro manuale. 

Molti e-commerce, per esempio, continuano a gestire la loro comunicazione in modo manuale e questo genera mancanza di continuità, opportunità perse e spesso zero personalizzazione. 

L’automazione, invece, può essere uno strumento che fa la differenza perché: 

  • rende la comunicazione continua, senza interruzioni;
  • migliora la personalizzazione, parlando alle persone nel momento giusto;
  • aumenta open rate e conversioni rispetto alle newsletter generiche;
  • riduce la dipendenza dai paid ads (nonché dagli annunci pubblicitari a pagamento) perché attiva meglio chi è già entrato nel funnel;
  • libera tempo al team, che può concentrarsi su strategia e crescita.
illustrazione grafica delle varie sezioni che ricopre l'email marketing automation

In questo articolo in collaborazione con GetResponse approfondiremo insieme i vantaggi reali dell’email marketing automation e quali sono i 5 flussi fondamentali che ogni e-commerce può attivare per crescere (per davvero). 

Partiamo!

Perché l’email marketing automation è la soluzione migliore per ottimizzare i flussi?

Di email marketing abbiamo già parlato all’interno di altri articoli in collaborazione con GetResponse, come nel caso di questo qui: Lead Generation: il ruolo dell’email marketing per farlo bene, e per approfondire puoi anche trovare diversi articoli che fanno al caso tuo qui

Ecco perché oggi vogliamo concentrarci maggiormente sull’email marketing automation, con dei dati alla mano. Un esempio riguarda le welcome email (o email di benvenuto) che, per esempio, generano fino al 320% in più di entrate e un tasso di apertura 4 volte superiore alle email promozionali più generiche. 

Interessante, vero? Così facendo, un sistema di automazione può essere un valido supporto anche per e-commerce piccoli, supportando la loro crescita e rendendo la comunicazione costante, personalizzata e meno incline a errori o ritardi manuali.  

A questo punto possiamo andare dritti al sodo: quali sono i flussi di automazione che ogni e-commerce dovrebbe attivare? Ne approfondiremo insieme cinque e in nostro supporto ci sarà GetResponse, con guide semplici che ci aiutano a rendere questo argomento ancora più concreto.

Scopriamoli.

Email di benvenuto + Nurturing

Il momento in cui qualcuno si iscrive alla newsletter del tuo e-commerce, rappresenta uno degli instanti più importanti del rapporto con il brand.
La welcome email, infatti, serve proprio a presentarti bene, ad accogliere il nuovo utente e fargli capire perché varrebbe la pena restare. Insomma, ci aiuta a lasciare una buona prima impressione.

Nella pratica funziona così: arriva il messaggio di benvenuto, si rompe il ghiaccio, si offre eventuale incentivo (se previsto) e si avvia una breve sequenza di email che aiutano il nuovo iscritto a orientarsi tra prodotti, valori e contenuti più utili.

Qui trovi dei consigli concreti ed esempi che possono fare al caso tuo proprio da GetResponse.

Insomma, non è un flusso “per vendere al volo”, ma per costruire fiducia. E infatti è anche quello con le migliori performance: open rate molto alti e prime conversioni più rapide.

È il punto da cui dovresti partire, soprattutto se il tuo store sta crescendo.

Recupero del carrello abbandonato

L’abbandono dei carrelli durante un acquisto online avviene per diversi motivi, come ci suggerisce GetResponse, ed è uno dei grandi classici degli e-commerce: può avvenire per distrazione, per errori tecnici sul sito o costi in alcuni casi elevati.

Recuperare parte di quelle vendite non è solo possibile, ma anche semplice, se hai un flusso automatico che fa il lavoro al posto tuo.

Il cuore del flusso è tutto qui: ricordare all’utente cosa aveva lasciato in sospeso, sciogliere eventuali dubbi (spedizioni, resi, recensioni) e, se necessario, aggiungere un piccolo incentivo finale. Non serve essere aggressivi o frequenti: bastano tre messaggi ben calibrati.

Il risultato? Una percentuale di carrelli recuperati che può fare una grande differenza, soprattutto se hai molto traffico.

Follow-up Post-acquisto & Richiesta feedback

Dopo l’acquisto inizia una fase delicata: il cliente riceve il prodotto, lo prova e si fa una prima impressione.

Un flusso post-acquisto ben fatto ti permette di seguirlo in questo momento, migliorando l’esperienza e aumentando la probabilità che torni ad acquistare.

Anche perché è più facile far tornare un cliente ad acquistare che convincerne uno nuovo: di conseguenza, questo è un flusso che facilita e rende automatico anche il processo di fidelizzazione.

Di solito si parte con un messaggio semplice, per assicurarsi che la consegna sia andata bene. Poi si inviano consigli utili, mini-guide o contenuti che aiutano a usare il prodotto al meglio. Solo dopo qualche giorno arriva la richiesta di recensione, magari con un incentivo leggero.

È uno dei flussi che più contribuisce a creare una relazione vera e social proof di qualità, due elementi che migliorano l’intero funnel e processo di vendita.

Qui trovi una panoramica mirata del processo di follow-up post vendita, direttamente da GetResponse, e se mastichi un po’ di inglese ti lasciamo qui anche un articolo con idee di email da poter mettere in pratica.

Compleanni & Anniversari

Tra tutti i flussi di automazione di Email Marketing Automation, quelli legati ai compleanni, agli anniversari o alle ricorrenze speciali sono forse i più semplici, e allo stesso tempo quelli che creano un impatto emotivo immediato.

Arrivano in un momento in cui la persona è più ricettiva, più aperta, più disposta ad ascoltare, soprattutto perché si fa leva su un momento personale. E questo rende il messaggio non solo utile, ma anche piacevole da ricevere.

Un’email di compleanno o “anniversario del primo ordine” non deve per forza essere una promo. Ha valore già solo perché dimostra che il brand si ricorda di te. E questo, nell’esperienza cliente, pesa tantissimo. 

È quel tipo di attenzione che trasforma un acquisto una tantum in una relazione un po’ più personale.

Di solito il flusso è brevissimo: un’anticipazione qualche giorno prima, un messaggio speciale nel giorno esatto e un piccolo promemoria nei giorni successivi.

In generale è bene sapere che il modo più semplice per fare retention è ricordarsi dei momenti importanti dei clienti e, se lo si può fare automaticamente grazie a flussi come questo, ancora meglio.

Per molti e-commerce, inoltre, questo flusso funziona anche meglio di altri più complessi, proprio perché arriva nel momento giusto, con il tono giusto, senza chiedere troppo e senza essere invadente. Ecco degli esempi che possono ispirarti, estrapolati direttamente dall’email marketing di alcuni brand (anche molto famosi, come Nike).

Campagne di Re-engagement & Winback

Arriviamo all’ultimo flusso di email marketing automation che esploriamo in quest’articolo insieme alle fonti e agli approfondimenti di GetResponse: il re-engagement.

A un certo punto può succedere a tutti gli e-commerce: ci sono clienti che smettono di aprire le email, che non acquistano più, o che semplicemente si allontanano.
Non è un fallimento, è normale. Le persone cambiano priorità, routine, abitudini. 

Il punto è capire come riaccendere la relazione senza essere invadenti.

Le campagne di re-engagement servono proprio a questo: rientrare nella vita dell’utente con un messaggio leggero, che non mette pressione ma fa capire che “ci sei ancora”.
Una prima email per riconoscere l’assenza, una seconda per condividere qualcosa di utile o interessante e solo alla fine un incentivo pensato per chi si è un po’ perso per strada.

Non tutti torneranno, ma molti sì.

E spesso basta poco per riattivarli: un contenuto di valore, una novità, un piccolo gesto. Quando una persona ha già avuto un’esperienza positiva con il brand, il passo per tornare è molto più breve. Per questo flusso, più che altrove,la chiave è il tono: gentile, umano e che rispetti i tempi del cliente.

Puoi iniziare anche tu in solo 30 minuti

Ora che abbiamo visto 5 dei flussi principali dell’email marketing automation, puoi iniziare a farlo anche tu (e con poco).

Lo sappiamo: mettere in piedi un sistema di automazioni può sembrare complicato quando lo guardi da fuori, forse, ma in realtà, se inizi dalle basi, è molto più semplice di quanto immagini.

Non devi configurare decine di email, né costruire workflow elaborati: ti basta partire da un flusso essenziale e lasciarlo lavorare per te.

Ecco un percorso veloce e concreto: 

  • scegli un flusso, quello che porta risultati più immediati per il tuo e-commerce. Il nostro consiglio è partire da Welcome + Nurturing, il primo che ti abbiamo presentato e che richiede davvero poco; 
  • prepara un template, basta un titolo chiaro, un breve messaggio e una CTA che rimanda alla pagina giusta (best seller, carrello salvato, recensione, ecc). Puoi trovare diversi template proprio qui, suggeriti da GetResponse;
  • imposta trigger e delay, ovvero la parte più tecnica: iscrizione, acquisto, abbandono carrello, e tempi di invio (immediato per la welcome, 1h/24h/72h per il carrello, 3–7 giorni per il post-acquisto);

E per ultimo, un consiglio meno operativo: non pensare di dover fare tutto alla perfezione

L’errore più comune è aspettare che tutto sia “perfetto” prima di attivare un flusso.
La realtà è che un flusso semplice ma attivo porta molti più risultati di un flusso complesso rimasto nel cassetto. 

E poi, puoi sempre migliorarlo dopo: l’automazione nasce per essere ottimizzata nel tempo.

Cosa abbiamo visto insieme

Siamo arrivati alla fine di quest’articolo sull’email marketing automation. 

Abbiamo visto come ognuno dei flussi descritti, dalla welcome al post-acquisto, dal carrello abbandonato al winback, sono semplici da attivare ma, allo stesso tempo, hanno un impatto reale e misurabile su aperture, conversioni e vendite, grazie ai dati e agli approfondimenti di GetResponse.

Ma ci preme ricordare qualcosa di importante: l’email marketing automation non sostituisce il lavoro ma ti aiuta a liberarti da flussi che richiederebbero troppo tempo, lavorando per te.

In conclusione, quanto detto nell’articolo ci insegna che la differenza tra un e-commerce che cresce e uno che sopravvive è spesso solo una: l’automazione.

P.S. Se vuoi approfondire altro sull’email marketing automation, trovi qui una guida di GetResponse per approfondire l’argomento a 360°.

#ADV. La pubblicazione di questo articolo è supportata da GetResponse.

FAQ sull’email marketing automation

Cos’è l’email marketing automation?

È un sistema di flussi automatici che inviano email personalizzate in base alle azioni dei clienti, migliorando aperture, conversioni e vendite senza interventi manuali.

Qual è il primo flusso da attivare in un e-commerce?

Il flusso Welcome + Nurturing: è il più semplice da configurare e quello con il ROI più alto, grazie a open rate fino al 70–80% e revenue superiori del 320%.

L’automazione del carrello abbandonato funziona davvero?

Sì. Recupera il 15–25% dei carrelli abbandonati grazie a reminder mirati, social proof e incentivi progressivi.

Perché le email post-acquisto sono importanti?

Perché aumentano la soddisfazione, raccolgono recensioni e stimolano nuovi acquisti. È più facile far riacquistare un cliente esistente che acquisirne uno nuovo.

Le campagne che festeggiano un anniversario aiutano davvero la retention?

Assolutamente. Generano tassi di apertura 20–30% più alti e creano un legame emotivo, perfetto per upsell e fidelizzazione.

Come posso iniziare con l’automazione se ho poco tempo?

Scegli un flusso, usa un template semplice, imposta il trigger e lancia. Non serve la perfezione: anche un’automazione base porta risultati immediati.