Social Media Copywriting: come scrivere in modo efficace sui social? (GUIDA)
Il social media copywriting è la scrittura strategica dei contenuti per i social: è fondamentale perché cattura l’attenzione, aumenta il coinvolgimento e guida le persone all’azione.
Scopriamo tutto in quest’articolo 👇🏼
Il social media copywriting è l’insieme delle tecniche di scrittura pensate per comunicare in modo chiaro, sintetico e persuasivo all’interno dei social media. Si concentra sull’adattare il messaggio al comportamento degli utenti, all’algoritmo delle piattaforme e agli obiettivi di comunicazione del brand.
Secondo l’articolo di Ninja Marketing “Social Media Copywriting, ovvero come scrivere per i social” a cura di Flavia Alvi e pubblicato il 21 luglio 2022, scrivere per i social significa adattare tono, ritmo e linguaggio al contesto in cui l’utente si muove, privilegiando messaggi brevi, diretti e coerenti con la piattaforma. Questo perché ogni social ha dinamiche diverse: su Instagram serve un gancio immediato, su LinkedIn funziona una struttura più narrativa, su TikTok vincono messaggi semplici e colloquiali.
La ragione per cui è fondamentale usare queste tecniche è semplice: i social sono ormai saturi. L’attenzione media di un utente su un singolo contenuto è ormai molto bassa. Questo significa che il modo in cui apri un contenuto, le parole che scegli, il tono che usi e la struttura del tuo messaggio determinano se una persona si fermerà o continuerà a scorrere.
Ma non basta attirare l’attenzione: serve anche guidare le persone a fare qualcosa (salvare un post, commentare, condividere, cliccare, acquistare). Ed è qui che il copywriting diventa un booster strategico.
In sintesi: il social media copywriting non è un “accessorio” del contenuto ma è ciò che gli permette di circolare e di muoversi. Scrivere un buon copy potrebbe aumentare la riuscita di tutto il contenuto, a partire dal gancio fino ad arrivare alla CTA
Insomma, se vuoi farti capire e ricordare, devi saper scrivere bene per i social.

Le strategie più efficaci includono conoscere il pubblico, definire un tono di voce coerente, adattare il messaggio alla piattaforma e scrivere in modo chiaro, sintetico e orientato all’azione.
Conoscere il proprio pubblico
Il primo passo è capire davvero per chi stai scrivendo.
Questo significa analizzare diversi aspetti del tuo pubblico:
- età, interessi e stile comunicativo
- problemi, desideri e motivazioni che guidano i loro comportamenti
- il tono di voce con cui si relazionano ai contenuti
Nel nostro articolo dedicato al Target social: come individuare il tuo pubblico (GUIDA PRATICA) spieghiamo quanto sia fondamentale conoscere non solo i dati demografici, ma anche quelli comportamentali ed emozionali del pubblico. È questo livello di profondità che ti permette di scrivere contenuti che rispondono davvero a ciò che le persone cercano.
Senza una conoscenza precisa del proprio pubblico, il copy rischia di diventare generico e debole. Conoscerlo bene, invece, ti permette di scegliere le parole, il tono e la struttura più efficace per far arrivare il messaggio nel modo giusto.
Perché è importante definire un tono di voce coerente?
Un tono di voce coerente è fondamentale perché rende il brand riconoscibile, costruisce fiducia e permette di comunicare in modo chiaro e costante su ogni piattaforma.
Il tono di voce è uno degli elementi più importanti del copywriting sui social, perché definisce come un brand si presenta e parla alle persone. Senza una voce chiara, ogni contenuto rischia di sembrare diverso dal precedente, creando confusione e minando la credibilità.
La definizione del TOV deve partire da tre elementi: personalità, valori e tipo di relazione che vuoi costruire con il pubblico. Una volta stabiliti questi pilastri puoi decidere se adottare un TOV:
- informale, se vuoi risultare vicino alle persone
- professionale, se vuoi trasmettere autorevolezza
- ironico, se vuoi puntare a trasmettere leggerezza e intrattenimento
- empatico, se vuoi creare connessione emotiva
- tecnico, se vuoi rivolgerti a pubblici più esperti
Noi, ad esempio, su Linkedin adottiamo un tono informale e ironico nonostante la piattaforma venga percepita come professionale, questo contribuisce a generare autenticità oltre che a distinguerci nell’approccio.

Se vuoi approfondire questo tema ti lasciamo il nostro articolo dedicato al 👉🏼 Tone Of Voice: come definire la voce del tuo brand
Perché è importante adattare il copy alla piattaforma?
Adattare il copy alla piattaforma è importante perché ogni social ha linguaggi, ritmi e aspettative diverse: ciò che funziona su uno può risultare inefficace o fuori contesto su un altro.
Ogni piattaforma ha un linguaggio e un ritmo diverso e adattare il copy significa rispettare queste differenze. Su Instagram serve immediatezza: una frase d’apertura che catturi lo sguardo mentre l’utente scorre velocemente il feed.
Per TikTok il tono può essere più spontaneo e colloquiale: il copy che accompagna il video deve sembrare naturale, quasi improvvisato.
Su LinkedIn, invece, per i contenuti più autorevoli, funziona un copy più strutturato e argomentato, capace di offrire valore esplicito o insight professionali. Tieni sempre a mente che puoi comunque usare il TOV che stabilisci in fase di strategia coerentemente con ciò che vuoi comunicare. A proposito di strategia, trovi qui un articolo del nostro blog a tema Social Media Strategy: cos’è e come crearla (+ esempi).
Adattare il messaggio al contesto rende il contenuto più credibile, più leggibile e soprattutto più efficace per il pubblico che si trova su quella piattaforma.
Se vuoi saperne di più su come approcciarsi a LinkedIn non usando per forza un tono professionale e formale ti lasciamo il link al nostro corso relativo a 👉🏼 LinkedIn per aziende
Ma ora addentriamoci nel vivo degli esempi pratici. Da qui in avanti, infatti, analizzeremo come scrivere per i social nel concreto, approfondendo diversi punti come: scrivere una bio di Instagram, scrivere ganci efficaci o ancora delle Call To Action, oltre ad analizzare dei modelli di scrittura precisi.
Ora basta spoiler, proseguiamo 🚀
Per scrivere una bio efficace serve comunicare chi sei, cosa fai e perché le persone dovrebbero seguirti, usando parole chiare, brevi e coerenti con il tuo brand. Devi trasmettere chiarezza, specificità e coerenza.
La bio è il tuo biglietto da visita digitale: poche righe per spiegare chi sei e convincere qualcuno a restare o seguirti. Lo spazio è limitato, quindi ogni parola deve avere uno scopo. Una buona bio non è una descrizione, ma una sintesi strategica del tuo posizionamento.

Nel nostro articolo dedicato a Come scrivere una Bio di Instagram ottimizzata, sottolineiamo tre principi fondamentali che valgono però per tutte le piattaforme: chiarezza, specificità e coerenza. Su qualsiasi social, la bio deve rispondere subito a tre domande semplici: chi sei, cosa fai, perché dovrei seguirti.
Ecco come strutturarla nel modo più efficace.
Dai priorità alla chiarezza
Le persone non hanno tempo di interpretare.
Evita frasi vaghe, slogan che non dicono nulla o descrizioni troppo creative che non spiegano davvero cosa fai. Una bio efficace è immediata: spiega la tua identità in modo diretto, comprensibile e senza giri di parole.
Esempio di bio Instagram efficace:
“Aiuto piccole attività a comunicare online con strategie social semplici e replicabili.”
Spiega cosa fai (nel concreto)
Una bio deve essere utile e non solo bella da leggere. Inserisci la tua attività principale, il tuo ruolo o la tua value proposition. Specificare cosa fai aiuta le persone a capire subito se i tuoi contenuti sono rilevanti per loro. Quindi è meglio essere specifici che generici.
Di conseguenza, un esempio di bio che spiega bene cosa fai non sarà “mi occupo di digital e marketing” bensì “Creo contenuti social per brand del settore food & lifestyle.”
Mantieni coerenza con il tono di voce scelto
La bio è uno dei primi contatti tra te e il pubblico, di conseguenza deve rispecchiare il tuo tone of voice: sia esso ironico, professionale, diretto o empatico. Cambiare stile tra la bio e i contenuti potrebbe, infatti, creare una frattura nella percezione del brand.
Se questa era la sezione dedicata a come scrivere una bio di Instagram nel prossimo paragrafo vedremo come strutturare in modo efficace un post facendo leva sui diversi aspetti del copy ✍🏼
Per scrivere post efficaci serve una struttura chiara, un linguaggio semplice, un gancio forte, un messaggio rilevante per il pubblico e un formato adatto alla piattaforma e all’obiettivo.
Un post efficace, sia esso un reel, un carosello o un post testuale, deve essere studiato per bene prima della pubblicazione. Come abbiamo già accennato deve combinare diversi fattori tra cui una struttura chiara, coerenza con il proprio profilo e valore per chi lo legge. Nel report Digital 2024: Global Overview Report di DataReportal e a cura di Simon Kemp (pubblicato il 31 gennaio 2024) viene sottolineato come gli utenti scorrono i contenuti molto velocemente e decidono in pochi secondi se fermarsi o proseguire.
Questo ci deve far capire che la scrittura deve essere strategica e immediata, studiata per catturare l’attenzione. Il segreto qui è giocare di immedesimazione.
Aspetti come il gancio da usare all’inizio dei contenuti o la CTA finale verranno trattati in seguito, ora ci concentreremo su struttura, linguaggio a seconda della tipologia di contenuto ed esempi.
Perché è importante usare una struttura semplice e leggibile?
Una struttura semplice e leggibile è importante perché aiuta le persone a capire rapidamente il contenuto, riduce lo sforzo di lettura e aumenta la probabilità che il messaggio venga letto fino alla fine.
Una volta catturata l’attenzione dell’utente, infatti, il post deve facilitare il più possibile la restante lettura.
Per farlo è consigliabile usare questa struttura:
gancio → messaggio principale → spiegazione → esempio → CTA
Questa sequenza è naturale per chi legge e permette di far avanzare l’utente senza frizioni. Aspetti come gli “a capo” o usare font diversi per spezzare di poco il flusso aiutano la leggibilità e tengono alta la soglia dell’attenzione e dell’intrattenimento.
Perché è importante adattare il linguaggio al tipo di contenuto?
Adattare il linguaggio al tipo di contenuto è importante perché ogni formato richiede tono, ritmo e profondità diversi per risultare naturale, efficace e coerente con l’obiettivo del post.
Ciò vuol dire che il modo in cui scrivi deve cambiare in base alla funzione del contenuto. Se il nostro obiettivo è creare un post intrattenitivo (come un meme ad esempio) di certo non possiamo farlo attraverso un copy formale, così come se volessimo creare un carosello informativo non possiamo farlo con un tono o delle frasi leggere perché rischierebbero di trattare con superficialità l’argomento.
Qui di seguito ti lasciamo alcune linee guida a seconda del modo in cui andrebbero strutturati, dal punto di vista del linguaggio e del copy, le 4 tipologie di contenuto:
- Informativo: linguaggio chiaro, dati, definizioni, esempi concreti
- Intrattenitivo: tono leggero, ritmo veloce, frasi brevi
- Istituzionale: messaggio formale, ordinato, privo di ironie o ambiguità
- Ispirazionale: storytelling breve, tono emotivo, frasi evocative
Se vuoi approfondire quali sono le 4i dei contenuti sui social oppure come fare content marketing ti lasciamo due articoli dedicati a questi temi 👉🏼 Formula delle 4I: quali sono i tipi di contenuto per i social e Come fare Content Marketing (Guida completa)
Perché è importante scegliere esempi e casi concreti?
Scegliere esempi e casi concreti è importante perché rende il messaggio più chiaro, memorabile oltre a farlo sembrare più autorevole. Tutto ciò aiuta il pubblico a capire davvero ciò che stai spiegando.
Gli esempi, infatti, rendono il contenuto più immediato e più semplice da ricordare.
Puoi mostrare:



Questi esempi hanno lo scopo di farti capire quanto un esempio concreto inserito in un contenuto possa cambiare la percezione dell’utente circa il contenuto stesso. Ti viene voglia di scorrerli no? 👀
Dopo aver analizzato come creare un post efficace dal punto di vista del copy è bene che tu sappia che per scrivere sui il Social Media Copywriting prevede anche delle vere e proprie tecniche per scrivere bene sui social. Queste si concretizzano in alcuni modelli che ti porteremo a scoprire nel prossimo paragrafo, ti consigliamo di prendere appunti 📝
Quali sono i principali modelli di copywriting e a cosa servono?
I principali modelli di copywriting sono AIDA, BAB e PAS ma ce ne sono tanti altri. Essi sono utili per strutturare il messaggio in modo chiaro, guidare l’attenzione degli utenti e rendere più efficace la comunicazione sui social.
I modelli di copywriting sono schemi che aiutano a strutturare un messaggio in modo logico e persuasivo. Sono strumenti utili soprattutto sui social, dove le persone leggono velocemente e servono contenuti ordinati e comprensibili.
Tra i modelli più utilizzati ci sono:
- AIDA (Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione): perfetto per catturare l’attenzione e guidare l’utente fino alla CTA finale.
- BAB (Before – After – Bridge): ideale per mostrare una trasformazione, cioè una situazione “prima”, una “dopo” desiderabile e il ponte che collega le due.
- PAS (Problema – Agitazione – Soluzione): efficace quando vuoi intercettare un problema reale, amplificarne la percezione ed evitare che venga ignorato, per poi proporre la soluzione.
Queste tecniche non vanno usate in modo rigido, ma come guide per rendere il copy più leggibile. Inoltre il consiglio è quello di arricchirli ogni qualvolta li si voglia usare, per rendere il messaggio ancora più di personalizzato per la tua audience.
Come suggerisce anche l’articolo Formule di copywriting: crea un messaggio commerciale accattivante pubblicato su mailchimp.com è importante conoscere le sfide e le preoccupazioni del tuo target e affrontarle direttamente nella tua comunicazione per dimostrare empatia, comprensione e un sincero desiderio di offrire loro una soluzione.
Di conseguenza, più il messaggio sarà creato su misura, più ha possibilità di riuscita.
Ma ora vediamo questi tre modelli nello specifico 👇🏼
Il modello AIDA è una tecnica di scrittura che guida l’utente attraverso quattro fasi: Attenzione, Interesse, Desiderio e Azione. Esso è utile per rendere i contenuti più chiari, coinvolgenti e orientati alla conversione.
AIDA è uno dei modelli di copywriting più utilizzati perché organizza il messaggio in modo naturale: catturi l’attenzione, mantieni l’interesse, stimoli il desiderio e chiudi con un’azione.
Vediamo le quattro fasi nel dettaglio.
Attenzione
La prima fase serve a bloccare lo scroll. È in questa fase che devi catturare l’attenzione dell’utente e quindi dire qualcosa che l’utente sente rilevante. Può essere una domanda diretta o un riferimento immediato a un suo problema.
Interesse
Una volta catturata l’attenzione, devi spiegare perché vale la pena continuare a leggere. È sufficiente un dettaglio, un insight o una frase che fa sentire l’utente compreso.
Desiderio
Questa è la fase in cui mostri cosa può ottenere l’utente se applica ciò che stai dicendo. È il momento dei benefici concreti, dei risultati possibili o del “prima e dopo”.
Azione
L’ultima fase serve a guidare il prossimo passo. In altre parole si tratta della CTA: deve essere semplice e e diretta così che il lettore capisca cosa fare subito dopo.
Ti lasciamo qui un esempio di testo completo per ciascuna fase:
Attenzione: “Scrivi post che non legge nessuno?”
Interesse: “È normale: senza struttura il messaggio si perde.”
Desiderio: “Con AIDA puoi rendere ogni contenuto più chiaro e più coinvolgente.”
Azione: “Salva questo schema e usalo nel prossimo post.”
Se vuoi saperne di più su questo modello ti consigliamo quest’articolo del nostro blog 👉🏼 Il modello AIDA per i tuoi Copy sui social.
Il modello BAB (che sta per Before, After, Bridge) funziona perché mostra un “prima” in cui ti riconosci, un “dopo” a cui aspiri e il modo per raggiungerlo, aiutando l’utente a capire subito il valore del cambiamento che proponi.
È una sorta di modello “visivo”: chi legge riconosce il problema iniziale, immagina cosa potrebbe ottenere e comprende che la soluzione che offri è ciò che potrebbe colmare la distanza. Funziona particolarmente bene nei contenuti educativi, nei post che spiegano un metodo e nei reel in cui vuoi far percepire un cambiamento concreto senza troppi giri di parole.
Before
Qui descrivi la situazione di partenza, spesso legata a una difficoltà o a un bisogno. Deve essere qualcosa che il pubblico riconosce subito come “proprio”.
After
In questa fase mostri il risultato desiderabile: un miglioramento, una soluzione, un beneficio. È la parte che attiva l’immaginazione dell’utente.
Bridge
Infine, spieghi qual è il collegamento tra il prima e il dopo. Il “ponte” è il tuo contenuto, la tua proposta, la tua soluzione o il tuo metodo.
Rispetto ad altri modelli, BAB è immediato e molto adatto allo stile dei social perché racchiude una sorta di trasformazione in un formato rapido da leggere.
Anche qui ti lasciamo un esempio concreto:
Before: “Ti perdi tra mille idee e alla fine non pubblichi nulla?”
After: “Con un metodo chiaro puoi creare contenuti ogni settimana senza stress.”
Bridge: “Ecco la struttura che puoi usare da subito.”
Lo senti molto più diretto no?
Il modello PAS funziona perché parte da un problema reale dell’utente, ne amplifica quasi al massimo la percezione e poi offre una soluzione chiara.
PAS sta per Problem – Agitation – Solution ed è uno dei modelli più efficaci quando vuoi attirare l’attenzione su un problema concreto e guidare l’utente verso una soluzione. Può essere definito come un metodo semplice perché si basa su un principio universale: le persone reagiscono di più a ciò che crea tensione o fastidio nella loro vita quotidiana.
Il segreto del modello sta nel partire da qualcosa che l’utente riconosce subito. Il “Problem” serve proprio a questo: descrivere una situazione frustrante o un ostacolo reale. Quando il lettore si sente chiamato in causa, entra spontaneamente nel contenuto.
La fase di “Agitation” amplifica questa tensione. Non significa drammatizzare, ma mostrare le conseguenze del problema: cosa comporta ignorarlo, cosa si perde, dove porta nel lungo periodo. È una fase importante perché rende il passaggio alla soluzione molto più naturale.
Infine, nella “Solution” proponi la risposta al problema. È il momento in cui offri un metodo, un consiglio, un esempio pratico o un suggerimento applicabile subito. La soluzione deve essere semplice da capire e immediata da mettere in pratica, soprattutto sui social dove la soglia di attenzione è bassa.
Non ti preoccupare, anche qui ti lasciamo un esempio per farti capire cosa intendiamo nel concreto:
Problem: “Le tue caption non generano interazioni?”
Agitation: “Potrebbe essere perché non danno alle persone un motivo per fermarsi o partecipare.”
Solution: “Ecco una struttura semplice per rendere ogni post più coinvolgente.”
Come detto in precedenza, questi sono solo 3 dei tanti modelli che possono essere usati per scrivere dei copy efficaci sui social media. Se vuoi conoscere altri abbiamo creato dei contenuti ad hoc sul profilo Instagram della nostra Academe, te li lasciamo qui 👉🏼 Modelli di copywriting parte 1 e Modelli di copywriting parte 2
Dopo aver analizzato i modelli è ora di passare a due aspetti specifici del Social Media Copywriting: come scrivere un gancio e una CTA efficace 👀
Un gancio efficace si crea offrendo subito un motivo valido per fermarsi: intercetta un problema reale, attiva curiosità o promette un beneficio chiaro già nelle prime parole.
Il gancio, come abbiamo accennato anche in precedenza, è tra gli l’elementi più importanti di qualunque contenuto social. Consiste in una frase (ma non solo) che può far decidere all’utente se fermarsi sul tuo contenuto o meno.
Puoi usare una domanda che intercetta un bisogno reale, una promessa chiara, oppure far leva su un problema comune. Ciò che è importante sapere è che ci sono dei ganci adatti a determinati contenuti e ganci adatti ad altri.
I ganci, infatti, possono essere suddivisi anche in base allo scopo del contenuto: se, ad esempio, l’obiettivo è quello di creare un post motivazionale ciò che andrebbe usato è sicuramente un gancio ispirazionale. O ancora se l’intento è quello di creare un legame con gli utenti sarebbe bene utilizzare un gancio più emotivo.
Qui ti lasciamo un articolo per approfondire il tema, le categorie specifiche e prendere spunto da alcuni esempi 👉🏼 25 ganci efficaci per i tuoi reel Instagram
Come ti abbiamo specificato nelle righe precedenti i ganci non devono consistere per forza in delle frasi, esistono, infatti, anche i cosiddetti ganci visivi o visual hook. Essi consistono in piccoli frame di video che catturano l’attenzione perché stravaganti o originali, il che permette di differenziarti dai competitors che cominciano i video sempre nello stesso modo. Di conseguenza la probabilità che il tuo video venga visto potrebbe aumentare.
Ti lasciamo qui un esempio di ganci visivi direttamente dal nostro profilo TikTok:
E ora, dopo aver analizzato la parte iniziale di un video dal punto di vista del copywriting (e non solo), ci sembra giusto analizzare anche la parte finale. E si, stiamo parlando proprio della Call To Action!
Una call to action efficace orienta l’utente verso il passo successivo, sia esso l’invito a visitare un sito esterno, a salvare il post o ad acquistare un prodotto/servizio. È importante quindi trasformare la lettura e l’attenzione in partecipazione.
Il ruolo della CTA non è quello di convincere a tutti i costi, ma orientare il comportamento dell’utente dopo avergli dato qualcosa di valore.
Una CTA efficace dovrebbe andare a chiudere il cerchio iniziato con il gancio: se durante il video hai risolto un dubbio, puoi invitare a salvare il post; se hai mostrato un errore comune, puoi chiedere se l’utente si è mai trovato nella stessa situazione; se hai condiviso una strategia, puoi suggerire di applicarla.
Ecco alcuni principi chiave che aiutano a rendere l’invito naturale e credibile:
Prediligi la chiarezza
CTA come “Seguimi”, “Lascia un like” o “Commenta” sono troppo vaghe e spesso ignorate.
Cerca di spiegare esattamente perché l’utente dovrebbe fare un’azione, questo aumenta la probabilità che l’utente lo faccia davvero.
Ecco un esempio:
Non scrivere “Commenta qui sotto.”
Ma prova “Quale di questi errori hai fatto anche tu?”
Adatta la CTA alla piattaforma
Come abbiamo visto anche per altri aspetti, ogni social ha il suo modo di interagire.
Su Instagram funzionano bene CTA orientate al salvataggio o ai commenti, su TikTok le CTA brevi integrate nel video o nella caption, su LinkedIn i richiami alla riflessione o al confronto professionale.
Nelle storie, invece, la CTA spesso porta a un link, a un contenuto collegato o inviare un messaggio.
Punta sulla profondità
Una CTA può diventare l’occasione per avviare una vera conversazione con la tua community, soprattutto quando si tratta di temi sensibili o contenuti informativi che ti permettono di stimolare il dialogo.
In questi casi, infatti, sarebbe corretto mostrare interesse per ciò che pensa la tua community rispetto a un determinato argomento così da lasciare la parola anche a loro. Nella CTA evita quindi domande casuali e punta, invece, a stimolare risposte che portino valore, riflessioni o punti di vista reali. Insomma, che siano profonde.
Se vuoi scoprire di più in merito alle CTA ti lasciamo anche qui un articolo dedicato 👉🏼 Come scrivere una CTA per i social con esempi pratici (GUIDA)
Per emozionare un lettore sui social serve raccontare qualcosa che risuoni con la sua esperienza: parole semplici, situazioni riconoscibili e un messaggio capace di toccare ciò di cui l’utente ha bisogno.
Emozionare non significa per forza commuovere o creare testi poetici. A volte significa far sentire l’utente coinvolto e compreso. Le persone reagiscono quando percepiscono un contenuto come rilevante per loro ed è proprio questa connessione che fa emergere la parte emotiva.
Una buona scrittura emotiva diventa più forte quando sono presenti alcuni semplici fattori: osservazione, semplicità del linguaggio e spazio vuoto.
Per quanto riguarda l’osservazione intendiamo che tu che scrivi devi conoscere (o appunto “osservare”) situazioni, frustrazioni, sogni, piccoli problemi quotidiani del tuo pubblico. Solo così puoi raccontare un pezzo della loro vita. Questo perché, di solito, quando leggiamo qualcosa che parla di una nostra esperienza reale, siamo più tentati a volerne sapere di più proprio perché, in qualche modo, ci riguarda.
Anche il linguaggio ha un ruolo importante. L’emozione arriva prima quando il testo è semplice e umano. È consigliabile usare frasi brevi, un ritmo naturale e parole che usiamo davvero nella vita di tutti i giorni. Il rischio, altrimenti, è quello di creare distanza.
Infine, l’emozione arriva quando lasci spazio. Non è necessario spiegare tutto: a volte una frase che lascia spazio all’immaginazione (come una mini riflessione o una domanda senza risposta) permette all’utente di completare il messaggio con la propria esperienza, di rispondere e rifletterci su.
Emozionare sui social, quindi, significa avvicinare il brand alle persone e le persone al contenuto. È un lavoro di ascolto prima che di scrittura. e come ben sappiamo, è sempre dall’ascolto che nascono le cose più belle.
Qui ti lasciamo anche un articolo dedicato al social listening, per chiunque volesse scoprire di più su come ascoltare il proprio pubblico creando dei messaggi che restano 👉🏼 Social Listening: perché è importante ascoltare il proprio pubblico
Qui, invece, 5 tool per farlo 👀 Social listening: 5 tool per una strategia di successo
Come scrivere dei copy efficaci con l’aiuto dell’IA?
Per scrivere copy efficaci con l’IA serve dare istruzioni chiare, usare prompt precisi e personalizzare sempre il risultato con il proprio tocco umano, così da mantenere originalità e coerenza con il brand.
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potentissimo nella scrittura dei copy, ma solo se viene usata nel modo giusto.
Molti pensavo che siano uno strumento che va a sostituire il lavoro umano quando, in realtà, il suo ruolo è solo quello di velocizzare i processi, generare alternative e migliorare testi già scritti. Tutto questo, però, funziona bene solo l’input umano (e quindi il prompt) è chiaro, specifico e ben costruito.
Il primo passo, quindi, non è “chiedere all’IA di scrivere”, ma definire cosa vuoi ottenere: obiettivo del post, tono di voce, target, piattaforma, contesto. Sono questi elementi che permettono all’IA di generare un risultato che non sembra generico o artificiale.
Un altro punto fondamentale è la personalizzazione. I copy generati dall’IA sono una bozza, non il contenuto finale. Senza un intervento umano rischiano di risultare freddi, poco rilevanti o simili a migliaia di testi già pubblicati.
Infine, l’IA è utilissima nel processo di revisione. Può aiutarti a controllare refusi, migliorare la leggibilità, rendere il testo più scorrevole e ottimizzare il ritmo in base alla piattaforma.
Nei prossimi paragrafi ti suggeriamo alcuni prompt che puoi usare nelle diverse situazioni che abbiamo appena elencato (si, puoi fare direttamente copia e incolla) 👀
Prompt per partire da zero
Questo prompt è utile per quando hai solo un’idea vaga e vuoi generare una prima bozza di testo:
“Scrivi un copy per [obiettivo] da pubblicare su [piattaforma]. Target: [pubblico]. Tono di voce: [tono]. Obiettivo del post: [azione desiderata]. Contesto: [informazioni aggiuntive].”
Serve per darti una base generale, non deve essere il contenuto finale.
Prompt per trovare alternative
Questo prompt è utile per quando hai bisogno di più versioni di un testo per scegliere la più adatta:
“Riscrivimi questo copy in 3 varianti: una ironica, una professionale, una più empatica [inserisci testo]”.
Ottimo per testare stili diversi o creare ganci alternativi.
Prompt per migliorare un testo già scritto
In questo caso il prompt è utile per quando senti che ad un testo che hai già elaborato manca qualcosa:
“Ecco il testo. Riscrivilo rendendolo più [diretto/coinvolgente/adatto a Instagram], mantenendo il tono originale.”
Prompt per adattare il copy a una specifica piattaforma
Questo prompt ti potrebbe tornare utile quando devi rendere lo stesso messaggio efficace su tutte le piattaforme ma adattandolo:
“Adatta questo copy per [Instagram/LinkedIn/TikTok], mantenendo il tono di voce ma rispettando le caratteristiche della piattaforma.”
Indispensabile quando lavori su diversi formati.
Bonus: Prompt per il controllo finale
Mai dire mai, è sempre bene assicurarsi che il testo sia corretto e leggibile. Questo prompt ti permette di fare esattamente questo:
“Controlla questo testo e correggi eventuali refusi, punteggiatura e parti poco chiare. Mantieni il tono originale.”
Lo sappiamo, è un passaggio che fa sempre la differenza.
Conclusione
Siamo giunti alla fine di questo articolo e, quindi, ci sembra giusto tirare le somme per fare un quadro generale di ciò che ci siamo detti sul Social Media Copywriting.
Scrivere sui social non è solo mettere insieme parole: è capire come le persone leggono, cosa cercano e quali messaggi riescono davvero a trattenere nella mente. In questo articolo abbiamo visto che il social media copywriting è una disciplina che unisce strategia, psicologia e semplicità. Dalla struttura dei post ai modelli di scrittura, dalla creazione dei ganci alle CTA, ogni elemento ha un ruolo preciso nel rendere un contenuto utile e leggibile.
Che tu stia costruendo un brand, un progetto personale o una community, il copy è il filo conduttore che tiene insieme tutto.
I social cambiano velocemente, ma se c’è una cosa che rimane costante è che le persone si fermano davanti ai contenuti solo se gli parlano davvero. E questo succede solo quando scegli le parole con attenzione e intenzione.
Se vuoi stare al passo e vuoi approfondire il tema del copywriting anche nella pratica ti suggeriamo il nostro corso dell’Academe basato proprio su quanto ci siamo detti in quest’articolo (ma contiene anche di più) 👉🏼 COPYWRITING PER I SOCIAL
Ecco un recap di ciò che ci siamo detti in quest’articolo. L’intento è rivedere insieme gli aspetti principali così da fare un ultimo ripasso a tema Social Media Copywriting 👀
Il social media copywriting ha a che fare con la scrittura strategica dei contenuti per i social. Questa deve essere pensata per attirare, coinvolgere e guidare l’utente verso un’azione.
Perché è importante conoscere il proprio pubblico?
Perché ti permette di scegliere parole, tono e messaggi che rispondono ai bisogni reali degli utenti, rendendo i contenuti più rilevanti.
Le strategie più efficaci consistono nel conoscere il pubblico, definire un tono di voce coerente, adattare il messaggio alla piattaforma e scrivere in modo chiaro.
La più efficace è: gancio iniziale, messaggio centrale chiaro, esempio o spiegazione e una call to action coerente.
Come si sceglie il linguaggio giusto per un contenuto?
Dipende dalla funzione del post: informativo, intrattenitivo, ispirazionale o istituzionale. Ogni formato richiede un tono diverso.
Cosa e quali sono i modelli di copywriting?
Sono schemi che aiutano a organizzare i contenuti. Tra i principali abbiamo AIDA, BAB e PAS, utili per creare messaggi chiari e persuasivi.
Come si crea un gancio davvero efficace?
Intercettando un bisogno o una curiosità reale dell’utente già nella prima riga, senza frasi generiche o forzate. Diversi, invece, sono i ganci visuali che puntano sul mostrare qualcosa di originale.
Come si scrive una CTA che funziona?
Una CTA efficace è specifica, chiara e coerente con il contenuto: guida l’utente verso un’azione in modo naturale, non forzato.
Parlando di situazioni riconoscibili e quotidiane, usando un linguaggio semplice e raccontando piccole trasformazioni in cui l’utente si può ritrovare.

